L'anno scorso sono stato per la prima volta al MEI.
Allo stand di Arcana Edizioni ho trovato un sacco di volumi interessanti sulla soul music, sulla Motown e su svariati artisti. Ma appena ho visto questa biografia non ho avuto alcun dubbio che dovesse essere mia: "Un'anima divisa in due. Vita di Marvin Gaye" di David Ritz.
David Ritz è uno scrittore, giornalista nonchè autore ( ha collaborato alla stesura della super hit di Marvin "Sexual Healing") che per anni ha seguito Gaye, la sua famiglia, gli amici, i collaboratori e raccolto le loro dichiarazioni. Il risultato è questa biografia frutto di lustri di interviste e viaggi tra gli Stati Uniti e l'Europa. Ho sempre pensato di dover andare ad Ostenda in "pellegrinaggio" agli studi dove Marvin ha lavorato durante il suo esilio europeo.
Questo corposo volume, nelle sue 400 pagine, si snoda abilmente attraverso i ricordi della primissima infanzia di Marvin ( arricchiti da quelli dei parenti e degli amici), passando per le varie fasi che l'hanno portato da Washington DC a Motor City, da batterista turnista a superstar mondiale.
Una delle cose che più mi ha colpito è che Marvin, stereotipo del sex symbol e quindi immagine di un uomo sicuro di sè, in realtà aveva una fottuta paura di affrontare il pubblico ( composto per lo più da donne invaghite di lui) ogni singola volta che doveva salire su un palco.
Un'analisi più profonda di come abbia passato l'infanzia e l'adolescenza, di cosa volesse dire per lui la musica ( sia sacra che secolare), mi hanno fatto comprendere meglio l'uomo dietro l'artista, il perchè di certe scelte stilistiche e di come, per alcune persone, la musica sia davvero un dono ed un talento innato.
Per quelli come me, che non fanno parte di questa categoria, invece non resta che studiare ed avere tanta dedizione.
Un ringraziamento ad Angelo Bernacchia, ufficio stampa di Arcana, che in quell'occasione mi ha omaggiato di un volume sul rock in Giappone nel dopoguerra: Julian Cope "JapRockSampler". Magari prossimamente te ne parlerò.
#LoveLife
C
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