Un sondaggio ha chiesto a 1200 ragazzi in età liceale se fossero mai stati in un negozio di dischi. Non centri commerciali, librerie, affiliati ecc., un negozio dove vai se vuoi acquistare un CD o un vinile.
La risposta è stata no per il 100% degli intervistati.
Probabilmente la mia generazione, i 30enni di oggi, è stata l'ultima ad arrotolare le cassettine con la penna, a suonare (e collezionare) gli ultimi 33 e 45, così come la prima a scaricare i primi mp3 da Napster con la connessione a 56k che ci volevano 45 minuti solo per un brano ( e parecchi rimproveri per tenere sempre la linea occupata).
E' per questo che nel 2007 negli Stati Uniti è sorto il Record Store Day, una iniziativa che esorta chiunque ad acquistare un disco nei piccoli negozi di dischi sopravvissuti a grandi catene, librerie e centri commerciali.
Anche in Italia una serie negozi e musicisti hanno sposato la causa, organizzando concerti, mostre, memorabilia e "svendite" particolari. La lista la trovi QUI
Ricordo quando ho cominciato a sviluppare il gusto per la musica che non fosse necessariamente quella che mi propinava MTV ( o meglio TMC2 e THE BOX), che soddisfazione trovare quel disco di cui tanto avevi sentito parlare o che tanto desideravi. A Catania c'erano negozi come Metropolis o Music City, che oggi esistono solamente in versione digitale, dove potevi perderti per ore alla ricerca di un extended mix, piuttosto che di un remix del tuo brano preferito.
Diggin' in the crates, dicono quelli che ne sanno di dita impolverate, di panni per pulire i solchi del vinile, di prime stampe giapponesi e ristampe in versione deluxe.
Fa' la cosa giusta, oggi vai in un negozio di dischi ed acquista un CD ( meglio un vinile, dai).
Dedicato a tutti i deejays ( quelli veri che suonano in vinile e cd originale, non mp3 scaricati da Youtube), collezionisti ed appassionati e rispettosi della musica che suona bene e fa star bene.
#LoveLife
C
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